L'aspetto dei micropagamenti e acquisti in-app continua essere criticato ed elogiato in parti uguali da utenti e sviluppatori. Ed è che quello che sembra un problema quando si tagliano le funzioni di un gioco o di uno strumento, è essere la soluzione economica per le applicazioni Qualcosa che non dovrebbe più essere portato a errore per qualsiasi utente grazie all'ultima aggiunta di Google al suo app store Google Play , dove nella sua versione web è già indicato se un'applicazione o un gioco contiene micropagamenti
In questo modo Google Play ora mostra più informazioni sui contenuti che offre ai suoi utenti. In particolare, se le applicazioni o giochi hanno acquisti in-app O cos'è lo stesso , il noto micropagamenti o vendite inclusi nell'applicazione Una funzione che sembra funzionare particolarmente bene nel campo dei giochi in cui vengono offerti contenuti extra per continuare a divertirsi in cambio di un pagamento reale Cosa che, d' altra parte, ha suscitato dubbi e malumori da parte degli utenti che sono stati sorpresi di scoprire addebiti sui loro conti per questo stesso motivo.
Ora non ci sono scuse. Ed è che quando si accede alla versione web di Google Play, proprio accanto alla disponibilità dell'applicazione, sotto il pulsante di download, una frase in grassetto indica“offre acquisti in-app”Una funzione tanto attesa dopo che Google Play l'ha introdotta lo scorso dicembre anche nella versione mobile A ammonimento necessario dopo le numerose notizie relative a acquisti involontari e, nella maggior parte dei casi puerili, acquisti effettuati da un gioco o da un'applicazione.
Tuttavia, come indicato nel blog specializzato sulla piattaforma Android, Android Police, manca un avviso più specifico, come disponibile a iOS utenti su App Store E ci sono giochi e applicazioni gratuiti che richiedono pagamento obbligatorio o acquisto di un abbonamento da utilizzare, mentre altri strumenti offrono solo componenti aggiuntivifacoltativi per migliorare il tuo utente esperienza. Differenza non evidenziata in questo avviso introdotta nella versione web di Google Play, e che non viene mostrata neanche nella versione per dispositivo.
A parte questo, è una bella funzionalità per quei nuovi utenti che vogliono evitare il pagamento dei contenuti E il fatto è che ci sono già state notizie di cronaca con protagonista un bambino o un utente che, senza saperlo, è arrivato ad addebitare migliaia di dollari ed euro di acquisti all'interno di un'applicazione. Un modello di business che però sembra funzionare davvero bene nel campo dei videogiochi, come nel caso di Candy Crush Saga Ed è difficile provare i mieli di un titolo totalmente libero e raggiungere un punto in cui non si può andare avanti, o dove sarebbe conveniente avere un aiuto e per questo necessario pagare qualche euro.
