Spotify ti permetterà di bloccare cantanti o gruppi
Riesci a immaginare una re altà alternativa in cui potresti bloccare cantanti o gruppi da Spotify? Sì, quelli che odi ascoltare, ma che l'applicazione si ostina a riprodurre all'infinito quando attivi una playlist o la radio di una canzone. Sembra che i nostri desideri si avvereranno molto presto. Secondo quanto riferito, il servizio sta testando una funzionalità che darebbe la possibilità di bloccare gli artisti e silenziarli. In effetti, alcuni utenti iOS possono già attivarla.
Finora, l'unico modo che abbiamo per evitare la musica di Rosalía, Maluma o Luis Fonsi è passare da una canzone all' altra.Non è possibile cacciare questi cantanti dalla nostra app una volta per tutte. Con la nuova funzione che Spotify sta testando verrebbero automaticamente bloccati con un solo click, bandendoli per sempre dalle nostre orecchie,almeno all'apertura dell'app sul nostro cellulare .
Per accedere a questa nuova funzionalità, sarebbe necessario cliccare sul menu “…” nella pagina dell'artista che vorremmo interrompere la riproduzione su Spotify. Una volta aperto questo menu, dovresti selezionare l'opzione "Non riprodurre questo artista" in modo che le sue canzoni non vengano più mostrate nell'app finché non decidi diversamente. Non sarebbe infatti possibile riprodurre manualmente la musica di cantanti o gruppi che avevamo precedentemente bloccato, a meno che non li sbloccassimo nuovamente all'interno delle impostazioni dell'applicazione.
Per ora, questa opzione ha raggiunto pochi fortunati che usano Spotify su iOS. Non sappiamo del tutto se l'azienda abbia intenzione di aprire la stagione ad altri utenti, sia iOS che Android. In ogni caso, è molto probabile che finirà per arrivare all'applicazione in un aggiornamento futuro. E, senza dubbio, è un'ottima funzione per tutti coloro che ci piace ascoltare la musica nell'app, ma non vogliamo che determinati artisti vengano visualizzati nelle nostre playlist. Saremo molto consapevoli del vostro arrivo per informarvi tempestivamente.
