Come proteggere le chat di WhatsApp con Face ID o Touch ID
Con l'ultimo aggiornamento di WhatsApp per iOS inizia ad arrivare ufficialmente la possibilità di proteggere le conversazioni tramite Touch ID o Face ID. Questa è una caratteristica che gli utenti dell'applicazione chiedono da molto tempo,e che offre alle chat una maggiore sicurezza. In questo modo, se cerchi maggiore privacy in una conversazione individuale o di gruppo, puoi proteggerla attivando il riconoscimento facciale o l'impronta digitale. Ti spieghiamo come.
La prima cosa, ovviamente, è installare l'ultimo aggiornamento di WhatsApp e verificare che il tuo iPhone sia compatibile con Face ID (iPhone X, XR, XS e XS Max) o Touch ID (iPhone 5s , 6, 6 Plus, 6s, 6s Plus, 7, 7 Plus, 8 e 8 Plus). Una volta che hai tutto in ordine, accedi alle impostazioni dell'app, Account e fai clic sull'opzione Privacy. Subito sotto le conferme di lettura dovrebbe apparire una nuova opzione "Blocco schermo" . Se vedi che non c'è, significa che non hai ancora l'ultimo aggiornamento di WhatsApp sul tuo dispositivo. Aspetta qualche giorno e controlla di nuovo.
A seconda del modello di iPhone che possiedi, ti consentirà di bloccare utilizzando l'impronta digitale o il riconoscimento facciale. Quando attivi questa nuova funzionalità, sarai in grado di modificare la frequenza del blocco.Puoi scegliere di averlo subito, dopo che è trascorso un minuto, 15 minuti o un'ora. Tieni presente che anche se WhatsApp è bloccato, sarà possibile per rispondere ai messaggi dalle notifiche. Tuttavia, se vi accede qualcun altro, non sarà in grado di partecipare alle conversazioni grazie a questo nuovo tipo di blocco.
Pertanto, se l'impronta digitale o il sensore di riconoscimento facciale del dispositivo non riconosce il volto o l'impronta digitale, un'immagine del blocco di WhatsApp (come può vedere nell'immagine qui sopra). Con questa novità, l'azienda dimostra ancora una volta di continuare a lavorare per progredire in termini di sicurezza e privacy, un tema che sta molto a cuore alla comunità degli utenti.
