Sommario:
- WhatsApp combatte le bufale con la ricerca inversa delle immagini
- WhatsApp è un mezzo importante per diffondere bufale
WhatsApp introdurrà la ricerca Google direttamente nell'app per evitare bufale. Qualsiasi utente può verificare la veridicità delle foto ricevute in chat e gruppi privati prima di inoltrarle ad altri utenti.
Un tipo molto comune di bufala è la propagazione di fotografie di un certo evento e di una data specifica, ma associandola ad un altro luogo e ad un' altra circostanza per scopi politici o di manipolazione .
WhatsApp combatte le bufale con la ricerca inversa delle immagini
Seguendo gli obiettivi che Mark Zuckerberg si era prefissato anche per Facebook, WhatsApp si unisce alla lotta contro le bufale e le fake news. L'applicazione di messaggistica includerà presto una funzione di ricerca inversa delle immagini.
Grazie a questo nuovo strumento, qualsiasi utente potrà verificare se un'immagine ricevuta è affidabile o solo un' altra bufala. Facendo la ricerca inversa di quelle foto su Google puoi verificare rapidamente se sono affidabili.
Ci sono, ovviamente, dei limiti: la ricerca inversa su Google non è una garanzia completa, ma è un ulteriore passo avanti lotta contro le fake news.
WhatsApp è un mezzo importante per diffondere bufale
È sempre più comune trovare contenuti falsi o di parte sui social network, ma WhatsApp è diventato uno dei principali "percorsi di diffusione" di notizie false.
Questo fenomeno è influenzato da due dettagli importanti: da un lato, la possibilità di ritrasmettere la stessa immagine migliaia di volte senza nemmeno conoscerne l'origine; dall' altro, la facilità di condividere qualsiasi contenuto con i nostri contatti all'istante.
Una delle grandi lotte di WhatsApp contro le bufale riguarda le immagini, poiché sono difficili da analizzare e diventano virali in poco tempo In pratica, qualsiasi utente può creare una fake news in formato grafico e distribuirla, creando un effetto a catena inarrestabile.
La ricerca inversa sarà uno strumento nelle mani degli utenti che vorranno identificare se le immagini ricevute sono fake news Al momento della ricevendole, o prima di condividerle nuovamente, gli utenti avranno la possibilità di scoprire e trovare su Google qual è la reale provenienza di quella foto.