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Dopo diversi mesi di controversie legali, sembra che Apple abbia finalmente dato il suo braccio di ferro rispetto a Qualcomm, la società specializzata nella produzione di processori e chipset mobili. L'ultimo accordo firmato da entrambe le società pone fine a tutte le controversie sull'uso improprio dei brevetti Qualcomm da parte di Apple e apre una nuova strada per una futura collaborazione tra le due società per quanto riguarda la produzione dei modem della prossima i phone. L'accordo prevede una cessione di brevetto che durerà sei anni, prorogabile per altri due anni, e sebbene non sia stato specificato nel documento ufficiale, tutto indica che l'azienda nordamericana sarà incaricata di collaborare alla produzione dell'iPhone 5G.
Apple e Qualcomm si uniscono, Intel scende dalla barca
È stato annunciato ieri l'accordo tanto atteso tra le due società. Nello specifico, l'accordo sottoscritto da entrambe le società recita quanto segue:
Sebbene nessuna delle due società abbia specificato l'importo del pagamento da parte di Apple, Qualcomm ha dichiarato di aspettarsi un profitto di $ 2 per azione. L'aumento del mercato azionario della società dopo l'annuncio nelle ultime ore è stato del 20%, passando da 57 dollari per azione a 70,40 dollari.
Qualcomm condivide ieri.
Questo ci fa pensare che l'accordo economico abbia supposto una cifra da considerare per le casse dell'azienda. Ed è che, sebbene non sia stato ancora confermato da Apple, Qualcomm potrebbe diventare il produttore incaricato di fornire il chip 5G al prossimo iPhone 5G.
Le ultime indiscrezioni parlano che non sarà fino al 2020 e addirittura fino al 2021 quando inizieremo a vedere il primo iPhone con 5G. Come abbiamo già visto in altri marchi come Samsung e Huawei, è probabile che Apple lancerà un modello esclusivo con la suddetta connettività durante la prima generazione di telefoni 5G.
Successivamente, si prevede che tutti i futuri iPhone integreranno il 5G come standard. Ricordiamo che finora Qualcomm è l'azienda pioniera nella produzione di chip 5G per telefoni cellulari, davanti anche a Intel e Mediatek.
Via - CNBC