Il matrimonio che la finlandese Nokia mantiene con le notevoli tecnologie applicate alle fotocamere di foto integrate nei loro cellulari ha avuto molti anniversari da rivedere. L'ultimo è quello che è stato dato dal sistema che hanno battezzato PureView e che è stato installato nel Nokia 808 "" presto sembra che lo vedremo nel Nokia Lumia con Windows Phone 8 "", ma prima lo sapevamo potente sensore da 12,1 megapixel del Nokia N8, e infatti, da quando il Nokia N95, con il suo attraente obiettivo Carl Zeiss, ha già dimostrato l'importanza che per il finlandeseha questa sezione nella tabella dei vantaggi dei propri cellulari.
Detto questo, quali saranno le prossime tappe di questo idillio? Come sappiamo tramite Unwired View, sembra che il futuro della tecnologia che verrà utilizzata nelle fotocamere dei telefoni cellulari Nokia sia il grafene. Il grafene è un materiale del carbonio che ha una serie di proprietà che lo rendono molto attraente per la sua applicazione nei fondamentali dell'elettronica.
È un ottimo conduttore, permette l'elaborazione di composti molto sottili e microscopici, altamente resistenti, e può diventare quasi trasparente. D'altra parte, la produzione di questo composto è piuttosto economica. Per tutti questi motivi il grafene è già stato considerato l' erede del silicio, e la ricerca che negli ultimi anni è stata riversata su questo materiale già suscita entusiasmo per la sua implementazione nell'immediato futuro dell'elettronica e dell'elettronica. informatica.
Nokia, da parte sua, sta già pensando al grafene per lo sviluppo dei suoi futuri sensori. Proprio una delle qualità che abbiamo descritto di questo composto, la sua elevata trasparenza, rende il grafene un materiale molto interessante quando si tratta di utilizzarlo per costruire fotocamere per telefoni cellulari. Ed è che la capacità di assorbimento della luce di questo composto lo pone come un eccellente candidato per la produzione di unità che, inoltre, possono essere significativamente più sottili di quelle attualmente sviluppate sulla base di sensori CMOS.
Pensiamo, quindi, a unità come il già citato Nokia 808 PureView, pur evitando il gobbo descritto da questo cellulare dovuto alla fotocamera installata sul retro del terminale. Inoltre, come si dice, i minori costi che sono legati al grafene consentirebbero, tra l'altro, la produzione di sensori basati su questa tecnologia con un investimento decisamente inferiore.
Purtroppo al momento non si sa quando questo tipo di fotocamera diventerà una realtà al di là del percorso iniziato attraverso le indagini, quindi dovremo avere pazienza per vedere il primo cellulare Nokia che trasporta un sensore a base di grafene. È molto probabile che prima che arrivi quel momento, questo materiale sarà già visto in processori iperveloci o in schermi flessibili dotati di un'importante resistenza alla rottura.